Come usare la fattura 2.0

Fattura 2.0 semplice, veloce e sicura
Come usare la fattura 2.0
Fattura 2.0 semplice, veloce e sicura. Il sistema di fatturazione elettronica è indispensabile per emettere e inviare i documenti contabili alla Pubblica Amministrazione. Scopriamo di cosa si tratta, come funziona e quali sono i sistemi più immediati da usare
Aziende, ditte e liberi professionisti che lavorano per la Pubblica Amministrazione, dal 2008, hanno dovuto adeguare le loro modalità di fatturazione alle direttive imposte dalla Finanziaria dello stesso anno. Nello specifico, non è più accettata alcuna forma di fattura se non quella elettronica certificata. Si tratta di un metodo informatizzato che prevede l’invio del documento contabile tramite specifiche ben precise. Purtroppo non basta creare un semplice PDF, ma è necessario qualche passaggio in più. Scopriamo di cosa si tratta e i sistemi migliori per adeguarsi.
Sicura e certificata
La fattura elettronica è un documento formato XmL che segue una propria formattazione obbligatoria. Come tutto ciò che viene definito”certificato”, anche questo particolare tipo di fattura garantisce l’autenticità del mittente e l’integrità, unita alla garanzia di mancata modifica o manomissione, del contenuto. Questi elementi vengono formalizzati grazie all’apposizione della firma digitale di chi emette il documento contabile. In altre parole, possiamo definire la fattura elettronica come un’evoluzione del tradizionale sistema di fatturazione, che permette a mittente e ricevente di ottenere la sicurezza di un file blindato.
Cosa serve
Per emettere una fattura elettronica, è obbligatorio che l’ufficio della Pubblica Amministrazione cui vogliamo fatturare ci comunichi un codice univoco composto da una serie di numeri e lettere. Questo fattore è indispensabile per l’identificazione dell’intestatario. Una volta completata la fattura con tutti i dati fiscali, è necessario firmarla digitalmente. A questo punto entra in campo il secondo attore del processo, vale a dire il Servizio Di Identificazione, anche conosciuto con l’acronimo di SDI. Questa piattaforma fa da ponte tra mittente e destinatario e si avvale di una sofisticata modalità di controllo che verifica la completezza dei dati in fattura, garantendone quindi la correttezza. Una volta validato il tutto, compreso il codice univoco di cui abbiamo precedentemente parlato, lo SDI invia il documento fiscale all’ufficio della PA corrispondente. Per conoscere i dettagli che riguardano un determinato Ente della Pubblica Amministrazione, è possibile accedere all’Indice delle Pubbliche Amministrazioni che troviamo all’indirizzo www.indicepa.gov.it Questo enorme elenco fortunatamente è molto semplice da utilizzare. Il motore di ricerca interno è ben strutturato e fornisce diverse istanze. Possiamo procedere per ordine alfabetico, conoscendo solo l’indirizzo PEC dell’ufficio, per categoria, codice fiscale, tipo di servizio, area geografica e perfino tramite social network. Attualmente ci sono 22.723 enti accreditati, 78.714 unità organizzative, 23.411 uffici protocollo e 108.126 indirizzi PEC.

Chi svolge attività libero professionale per la PA, deve usare la fattura elettronica
Fattura in un clic
Ci sono due modi per creare una fattura elettronica e ottemperare agli obblighi imposti dalla PA. Il primo consiste nel dotarsi di un dispositivo per la firma digitale. Questa deve essere in una modalità accettata dal Sistema Di Interscambio. Nello specifico parliamo di due formati: CAdES-BES e XAdES-BES. Nel primo caso, il file avrà l’estensione .xml. p7m, mentre nel secondo il tradizionale .xml. Una volta pronta la fattura firmata, possiamo inviarla via PEC allo SDI, utilizzando l’indirizzo sdi01@pec.fatturapa.it. In alternativa, sempre per la trasmissione, si può utilizzare il servizio Web dedicato che troviamo all’indirizzo http://bit.ly/2warTKw. Qui dobbiamo comunque autenticarci, tramite le credenziali
Entratel o Fisconline che riceviamo direttamente, a un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, possiamo usare una CNS (Carta Nazionale dei Servizi) opportunamente abilitata. Ci sono poi altri tre sistemi che richiedono comunque un’infrastruttura di rete professionale alle spalle e quindi sono indicati principalmente per le grosse aziende. Il modo più semplice per inviare una fattura elettronica a una pubblica amministrazione, è quello di sfruttare specifici servizi a pagamento. Con 19,99 euro + IVA all’anno (pari a 24,39 euro IVA inclusa), Aruba, www.aruba.it fornisce un’applicazione semplice e intuitiva che ci segue in tutto il percorso di fatturazione elettronica: dalla creazione del documento fino all’invio, passando dalla conservazione a norma di leggeusare la fattura 2.0
Tre per uno.
Gli attori nel processo di fatturazione elettronica sono tre: il mittente (fornitore o suo intermediario), il sistema di interscambio (SDI)
e la Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è formulare un documento fiscale in modo rapido, economico e soprattutto sicuro e certificato.