Presto pagheremo con il sorriso

Non è un modo di dire e nemmeno una battuta spiritosa, ma una tecnologia basata sul riconoscimento
facciale che permette di pagare gli acquisti semplicemente sorridendo, e in Cina funziona già

Ci siamo concessi una cena in compagnia in un ristorante di lusso e, al momento di uscire, abbiamo trovato un conto salato? Poco male: che ci piaccia o no, pagheremo con il sorriso sulle labbra, forse non per la gioia, ma certamente per attivare il sistema di pagamento digitale del ristorante. Stiamo infatti parlando di un modello di transazione del tutto innovativo.

Sorridere per pagare?

Certamente, è proprio così che funziona la tecnologia Smile topay, che letteralmente significa proprio sorridi per pagare Di fatto, il sistema prevede l’uso di una videocamera 3D davanti alla quale tutto ciò che dovremo fare sarà un bel sorriso. La tecnologia a riconoscimento facciale si occuperà di tutto il resto, eseguendo una scansione del nostro volto e, dopo averci identificato, addebitando la somma da pagare sul nostro account, che avremo creato in precedenza iscrivendoci al servizio. La rilevazione è biometrica, quindi basata sulle dimensioni effettive del volto, rese ancora più uniche dal nostro sorriso. Questo significa che Smile to pay non si lascerà ingannare da una fotografia posta davanti all’obiettivo: dovremo proprio esserci noi in prima persona. Per un livello di sicurezza ancora maggiore, è anche possibile attivare la verifica in due passaggi attraverso il nostro smartphone.

Chi lo ha creato?

L’invenzione è tutta orientale, poiché il sistema è stato creato da un’azienda cinese chiamata Yum China Holdings. Tutto il servizio è poi gestito dalla piattaforma digitale Alipay, che fa capo al colosso Alibaba, www.alibaba.com. Tanto per capirci, parliamo delle due aziende che in oriente corrispondono ai nostri PayPal e Amazon, quindi non esattamente nomi di poco conto se consideriamo che Alipay vanta qualcosa come mezzo miliardo di utenti in tutto il mondo.

il servizio è già attivo?

Sì, funziona già, anche se per il momento soltanto in Cina. Nello specifico, è attivo nella città di Hangzhou. Ciò che è interessante per il futuro sviluppo di Smile to Pay è che il sistema è stato attivato in prova in uno dei ristoranti della catena KFC, quella del pollo fritto per intenderci. Il servizio si chiama KPro e richiede l’iscrizione, poi si potrà pagare con il sorriso. Perché è interessante? Perché KFC è una catena americana i cui ristoranti sono presenti quasi in tutto il mondo, da non molto anche in Italia. Sorridi e paga

La tecnologia è biometrica
e funziona mediante
il riconoscimento facciale

Sorrideremo anche noi? Buona domanda. Tecnicamente parlando, la tecnologia non è così complessa da installare in un qualunque esercizio, in fondo è sufficiente una videocamera. Il problema, semmai, è di tipo culturale. In Cina, infatti, si tende a dare per scontato il possesso di un account Alipay per i pagamenti, mentre nel nostro paese i pagamenti digitali non sono ancora diffusi in modo così massiccio. Insomma, per pagare sorridendo ci vorrà ancora tempo.

Avvolte però forse e meglio rimanere con i vecchi sistemi. Perchè si sa la tecnologia può essere molto utile, ma fino ad un certo limite. Per non parlare poi in che modo le nostre foto vengono salvate su un server (Chissà dove).

Sorridi per pagare

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